MYSTIC BURGER, I RE DEL PANINO SONO A COMO

MYSTIC BURGER, I RE DEL PANINO SONO A COMO
Assaggi

L’hamburger fa tendenza, ormai è chiaro e lampante. A Milano ci sono più hamburgherie che farmacie, ma non è detto che sia la città con la qualità più alta in assoluto. Quindi permettetemi la provocazione se, in questo panorama di globalizzazione gastronomica, vi racconto dei ragazzi del Mystic Burger di Como. Giunti  all’alba della loro terza apertura, presentano un’alternativa non solo valida, ma addirittura superiore alla concorrenza.
Eh si, perché la coraggiosa scelta dei proprietari è quanto di più condivisibile per un italiano amante della cucina tradizionale; dagli antipasti alle birre, dal pane alla trita, tutto ciò che i camerieri serviranno sui vostri piatti è frutto e provenienza del territorio circostante.

Coraggiosa perché di questi tempi non è facile proporre un’alternativa simile rendendola anche competitiva in termini di prezzo. Il Mystic estremizza il concetto di Gourmet Burger, tirando fuori dall’ampio portafoglio solide perle come i pani ai cereali antichi (oggi introvabili perché troppo costosi), formaggi di animali allevati in loco, carni autoctone e salumi fino a poco tempo derivanti dalla celebre macelleria Marco D’Oggiono, attualmente da Macelleria Vergani e Macelleria Noraga.

In un locale relativamente piccolo ma dall’aspetto rustico e accogliente sorprende il menù, farcito, è il caso di dire, di una decina di hamburger tutti differenti tra loro, alcuni fissi e altri a rotazione.

Se cercate il solito Cheeseburger americano con ketchup, lattuga, pomodoro, manzo e cheddar siete nel posto sbagliato: Pane artigianale ai cereali antichi, hamburger di bovino di Lessinia in affumicatura di faggio, stracciatella di latte al basilico, songino e guanciale croccante, è questo uno dei panini di punta del locale, Ul Dionigi Burger; al suo fianco niente patate fritte, ma croccantissime e saporite patate dipper e uno sfizioso contorno che varia in base al periodo, dalle zucchine trifolate, alla crema di zucca e patate o alla polenta.

Sarà la succosissima carne perfettamente grigliata o i leggerissimi e morbidi panini, fatto sta che quello di Como è uno dei pochissimi hamburger a non dare al consumatore quella sensazione di pienezza pari a tre pranzi di Natale; nient’altro è che un sapiente gioco di equilibri, tra sapori, consistenze e soprattutto quantità, indice di uno studio di realizzazione attento e preciso prima dell’uscita di ogni panino sulla carta.

Al Mystic Burger persino il più classico, Ul Nurmal, è realizzato con prodotti autoctoni e dalla qualità impressionante; l’intenzione pare per altro quella di fare il meno uso possibile di salse, per rispettare la cremosità e l’intenso ruolo di accompagnamento degli splendidi formaggi locali. Non mancano poi, per i meno amanti della carne rossa, mostri sacri come Ul Gajina, Ul Norveges e Ul Vegarian Burger.

Niente marchi nemmeno sul bere. Il km 0 si estende anche alle bibite di accompagnamento, che vanno dalle birre a rotazione alla spina o in bottiglia (per le quali è necessario chiedere al personale), ai buonissimi analcolici artigianali quali spuma, cola, cedrata e ginger.

L’ultima sorpresa, poi, arriva alla cassa: il Mystic sorprende anche sul fronte economico, proponendo panini dai 7 ai 9 euro, mentre i menù (hamburger, patatine e contorno) dai 9 ad un massimo di 11 euro. Un grande esempio, un posto dall’impeccabile umiltà, dalla saggia sperimentazione e da un’invidiabile e condivisibile valorizzazione del nostro stupendo territorio.

Se non siete riusciti a terminare la lettura di questo articolo perché accorsi ad addentare un Dionigi in preda alla fame ve ne renderete sicuramente conto.
 


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