Il recente restauro ha ingentilito i toni e l'estetica di Pizzeria 40, ma non ne ha intaccato sostanza e tradizione ventennale. Luogo classico, senza fronzoli, meno economico di quanto la formula faccia credere, rodato nel servizio, con alcune escursioni extra pizza non esattamente imprenscindibili.

Siamo a Porta Venezia, quartiere gastronomicamente polifonico, con una forte impronte etnica, un respiro sanamente autentico, affiancato alle continue aperture tutta comunicazione e salutismo. C'è spazio per tutti, insomma.

Da Pizzeria 40 il salutismo però non è di casa: questo è il luogo dove anche il milanese più severo con se stesso si permette una botta di vita settimanale in pausa pranzo, organizzata però con i tempi e il rigore asfissiante del meneghino dop. Qui ci si butta sul tipico trancio alto e croccante, base rossa con distesa tonitruante di mozzarella (e altro), alla Spontini. Oddio, mozzarella è un po' generoso... Il livello comunque è discreto è molto costante.

Un modello considerato spesso molto pesante, più per luogo comune che per chissà quali dissesti causi realmente, benchè la teglia oliata renda la base fritta e la digestione non proprio agevole, ma è quella la caratteristica di questa pizza e i grassi sono basilari per aiutare la lievitazione in cottura rendendo la pasta molto morbida.