SPONTINI: UN SUCCESSO AI DANNI DELLA NOSTRA DIGESTIONE?
SPONTINI: UN SUCCESSO AI DANNI DELLA NOSTRA DIGESTIONE?Speciale
Non siamo cattivi e non ce l'abbiamo con chi ha grande successo, ma dopo lo nostro sfogo contro Luini è tempo di farci qualche domanda su Spontini. Sicuri che anche questa volta non saremo gli unici a considerare questa istituzione della pizza al trancio milanese francamente sopravvalutata. E fin troppo convinti che il riscontro acquisito sia la prova inconfutabile della veridicità del proprio metodo, contribuendo a confondere il consumatore impedendone la crescita.
La Pizzeria Spontini è nata nel 1953 per mano di una famiglia di origini toscane ed è una delle primissime pizzerie ad essere sbarcata nel milanese, riscuotendo negli anni sempre maggior successo. A oggi la sua espansione sembra inarrestabile: iniziata nel 2008, ha all’attivo 13 aperture di cui ben due all’estero, a Tokyo, ed è prevista per il 2016 la prima Spontini negli Emirati Arabi.
Capita spesso, purtroppo, che i locali con una clientela salda nel tempo siano restii all’innovazione e rimangano testardamente "bloccati” sulla loro tradizione.
Se da una parte Spontini è da ammirare per il chilometro zero e per gli ingredienti accuratamente selezionati, dall’altra c’è da dire che la difficoltà a digerire uno dei tranci usciti dalle loro pizzerie rosse o nere fa crollare tutte le buone impressioni e la presunta celebrità di uno dei locali storici di Milano.
E non si tratta nemmeno di incidenti di percorso, considerando che la brevissima maturazione al quale è soggetto l’impasto Spontini è attestata dalla ricetta resa pubblica sul loro sito ufficiale; una sola ora di riposo, come ben si può comprendere, basterà sicuramente perché i 15 grammi di lievito in estate o 25 di inverno svolgano il proprio compito, ma di certo non renderà possibile una maturazione adeguata portando ad una digestione lenta e faticosa.
Oltretutto, sebbene un certo quantitativo di olio è da mantenersi in queste preparazioni, per supportare la lievitazione, le dosi troppo eccessive alle quali ci siamo trovati di fronte non fanno che aumentare tali problematiche.
I prezzi, contrariamente a quanto attestano le lamentele, non sono poi così gonfiati; Spontini serve da sempre tre tipologie di pizza, cercando di focalizzare il proprio prodotto su una gamma ristretta a un prezzo mediamente competitivo con lo standard milanese. Purtroppo il servizio, uno dei pregi largamente promossi dal marchio, non è poi così rapido e indolore: infinite code, e personale alle volte non proprio cordiale alla mano.
Fosse mai che i mostri sacri (o presunti tali) della ristorazione dovrebbero scendere dal piedistallo e imparare dalle nuove generazioni, per contribuire a far salute, informazione e buon mercato.
La Pizzeria Spontini è nata nel 1953 per mano di una famiglia di origini toscane ed è una delle primissime pizzerie ad essere sbarcata nel milanese, riscuotendo negli anni sempre maggior successo. A oggi la sua espansione sembra inarrestabile: iniziata nel 2008, ha all’attivo 13 aperture di cui ben due all’estero, a Tokyo, ed è prevista per il 2016 la prima Spontini negli Emirati Arabi.
Capita spesso, purtroppo, che i locali con una clientela salda nel tempo siano restii all’innovazione e rimangano testardamente "bloccati” sulla loro tradizione.
Se da una parte Spontini è da ammirare per il chilometro zero e per gli ingredienti accuratamente selezionati, dall’altra c’è da dire che la difficoltà a digerire uno dei tranci usciti dalle loro pizzerie rosse o nere fa crollare tutte le buone impressioni e la presunta celebrità di uno dei locali storici di Milano.
E non si tratta nemmeno di incidenti di percorso, considerando che la brevissima maturazione al quale è soggetto l’impasto Spontini è attestata dalla ricetta resa pubblica sul loro sito ufficiale; una sola ora di riposo, come ben si può comprendere, basterà sicuramente perché i 15 grammi di lievito in estate o 25 di inverno svolgano il proprio compito, ma di certo non renderà possibile una maturazione adeguata portando ad una digestione lenta e faticosa.
Oltretutto, sebbene un certo quantitativo di olio è da mantenersi in queste preparazioni, per supportare la lievitazione, le dosi troppo eccessive alle quali ci siamo trovati di fronte non fanno che aumentare tali problematiche.
I prezzi, contrariamente a quanto attestano le lamentele, non sono poi così gonfiati; Spontini serve da sempre tre tipologie di pizza, cercando di focalizzare il proprio prodotto su una gamma ristretta a un prezzo mediamente competitivo con lo standard milanese. Purtroppo il servizio, uno dei pregi largamente promossi dal marchio, non è poi così rapido e indolore: infinite code, e personale alle volte non proprio cordiale alla mano.
Fosse mai che i mostri sacri (o presunti tali) della ristorazione dovrebbero scendere dal piedistallo e imparare dalle nuove generazioni, per contribuire a far salute, informazione e buon mercato.
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