LA GUIDA DEFINITIVA PER APRIRE UN FOOD TRUCK
LA GUIDA DEFINITIVA PER APRIRE UN FOOD TRUCKSpeciale
Siete stanchi di mangiare lo street food degli altri e volete fare provare a buttarvi nella mischia? Potrebbe non essere così difficile. Vi basta un furgone, un'ape car o anche solo carretto.
Avete messo le basi. Ora vi serve una proposta gastronomica originale e di richiamo (vi prego, basta hamburger!) Ecco che siete pronti, fondi permettendo, per mettervi su strada col vostro food truck. O quasi.
In realtà, forse non avete ancora preventivato alcuni dettagli fondamentali che, chiaramente, siamo pronti illustrarvi.
PERSONALIZZAZIONE
Vi serve una bella idea, un layout grafico accattivante, moderno o forse retrò o, perchè no, dal tocco hipster.
L’importante è farsi notare e soprattutto distinguersi.
L’azienda torinese VS - veicoli speciali, leader nell’allestimento di negozi ambulanti, dal 2013 ha raddoppiato il fatturato e prevede un’ulteriore crescita.Questo perché, è evidente a tutti, il trend del food truck non arresta a fermarsi, tanto da spingere i pionieri a raddoppiare e sedurre addirittura chef stellati.
Ad esempio lo chef marchigiano Mario Uliassi con la “Uliassistreetgood gang” prepara piatti da strada rivisitati dal suo inconfondibile tocco creativo come: ali di pollo piccanti e dolci, trippa del canaparo o spuma di tiramisu.
Non da meno è l’Ape Romeo della super chef Cristina Bowerman e i suoi panini con pastrami.
Ma veniamo al dunque, o meglio all’aspetto economico-burocratico.
BUDGET E REGOLAMENTAZIONE
Per prima cosa fissate il vostro budget considerando che difficilmente si potrà scendere sotto i 20.000 euro tra mezzo, allestimento ed equipaggiamento.
Poi considerate la regolamentazione italiana: in Italia i food truck sono regolati dal “commercio al dettaglio su area pubblica”, si tratta di commercio ambulante (disciplinato dal Decreto Legislativo n. 114 del 31 Marzo 1998 (artt. 27-30) “Riforma Bersani) e ovviamente può essere esercitato esclusivamente da persone fisiche o da società di persone.
AUTORIZZAZIONI
Per ottenere poi le autorizzazioni bisogna essere in possesso dei requisiti soggettivi previsti dalle norme legislative in materia, e dai requisiti oggettivi, a seconda del tipo di commercio che si desidera effettuare.
Per le ditte individuali è richiesta iscrizione al Rec, dimostrando la frequenza di un corso riconosciuto dalla Regione, ma è sufficiente anche dimostrare di aver esercitato la somministrazione per almeno 2 anni, nell’ultimo quinquennio, non importa in quale ruolo.
Per le società basta indicare un preposto che abbia i requisiti professionali.
LICENZA
Per il commercio/somministrazione su strada esistono tipi di licenze:
La tipo “A” è preposta al commercio ambulante con posteggio fisso, ovvero viene concesso solo per un preciso giorno in un specifico mercato o fiera.L’autorizzazione viene rilasciata dal municipio in cui si svolgerà l’attività, insieme al contratto di concessione del posteggio. Tale autorizzazione consente anche la vendita in forma itinerante nell’ambito della Regione e la partecipazione alle fiere in tutto il territorio nazionale. Nei Comuni sprovvisti di posteggio, si può ottenere la licenza subentrando nell’autorizzazione con atto notarile di cessione di azienda o di ramo di azienda o tramite scrittura privata legalizzata da un notaio.
La tipo “B” invece viene rilasciata, su richiesta dell’interessato, con lettera raccomandata, dal Comune di residenza e consente il commercio in tutto il territorio nazionale, comprese fiere e mercati, limitatamente ai posteggi non assegnati o provvisoriamente non occupati per assenza dei titolari. Si svolge con mezzi mobili e con soste limitate a 120 minuti. Abilita anche alla vendita al domicilio del consumatore.
Importante è sapere che l’autorizzazione del Comune è sempre gratuita.
AUTORIZZAZIONI IGENICO SANITARIE E IMMATRICOLAZIONE
Come per ristoranti e bar, anche il food truck necessita di rientrare in rigidi parametri di ordine igienico-sanitario, decretati e verificati dall’Asl di zona.
Per quanto riguarda l’immatricolazione, i mezzi sono registrati secondo il codice della strada come veicoli speciali per uso negozio.
REGISTRAZIONE ATTIVITA’
Infine, ottenute le varie licenze e autorizzazioni vi basterà richiedere l’apertura della Partita IVA all’Agenzia delle Entrate, aprire una posizione presso Inps e Inail e procedere all’iscrizione alla Camera di Commercio.
Ci pare tutto. o no? Se qualcuno di voi si è interessato o ha già un food truck e ci vuole svelare qualche altro segreto siamo tutt'orecchi?
Avete messo le basi. Ora vi serve una proposta gastronomica originale e di richiamo (vi prego, basta hamburger!) Ecco che siete pronti, fondi permettendo, per mettervi su strada col vostro food truck. O quasi.
In realtà, forse non avete ancora preventivato alcuni dettagli fondamentali che, chiaramente, siamo pronti illustrarvi.
PERSONALIZZAZIONE
Vi serve una bella idea, un layout grafico accattivante, moderno o forse retrò o, perchè no, dal tocco hipster.
L’importante è farsi notare e soprattutto distinguersi.
L’azienda torinese VS - veicoli speciali, leader nell’allestimento di negozi ambulanti, dal 2013 ha raddoppiato il fatturato e prevede un’ulteriore crescita.Questo perché, è evidente a tutti, il trend del food truck non arresta a fermarsi, tanto da spingere i pionieri a raddoppiare e sedurre addirittura chef stellati.
Ad esempio lo chef marchigiano Mario Uliassi con la “Uliassistreetgood gang” prepara piatti da strada rivisitati dal suo inconfondibile tocco creativo come: ali di pollo piccanti e dolci, trippa del canaparo o spuma di tiramisu.
Non da meno è l’Ape Romeo della super chef Cristina Bowerman e i suoi panini con pastrami.
Ma veniamo al dunque, o meglio all’aspetto economico-burocratico.
BUDGET E REGOLAMENTAZIONE
Per prima cosa fissate il vostro budget considerando che difficilmente si potrà scendere sotto i 20.000 euro tra mezzo, allestimento ed equipaggiamento.
Poi considerate la regolamentazione italiana: in Italia i food truck sono regolati dal “commercio al dettaglio su area pubblica”, si tratta di commercio ambulante (disciplinato dal Decreto Legislativo n. 114 del 31 Marzo 1998 (artt. 27-30) “Riforma Bersani) e ovviamente può essere esercitato esclusivamente da persone fisiche o da società di persone.
AUTORIZZAZIONI
Per ottenere poi le autorizzazioni bisogna essere in possesso dei requisiti soggettivi previsti dalle norme legislative in materia, e dai requisiti oggettivi, a seconda del tipo di commercio che si desidera effettuare.
Per le ditte individuali è richiesta iscrizione al Rec, dimostrando la frequenza di un corso riconosciuto dalla Regione, ma è sufficiente anche dimostrare di aver esercitato la somministrazione per almeno 2 anni, nell’ultimo quinquennio, non importa in quale ruolo.
Per le società basta indicare un preposto che abbia i requisiti professionali.
LICENZA
Per il commercio/somministrazione su strada esistono tipi di licenze:
La tipo “A” è preposta al commercio ambulante con posteggio fisso, ovvero viene concesso solo per un preciso giorno in un specifico mercato o fiera.L’autorizzazione viene rilasciata dal municipio in cui si svolgerà l’attività, insieme al contratto di concessione del posteggio. Tale autorizzazione consente anche la vendita in forma itinerante nell’ambito della Regione e la partecipazione alle fiere in tutto il territorio nazionale. Nei Comuni sprovvisti di posteggio, si può ottenere la licenza subentrando nell’autorizzazione con atto notarile di cessione di azienda o di ramo di azienda o tramite scrittura privata legalizzata da un notaio.
La tipo “B” invece viene rilasciata, su richiesta dell’interessato, con lettera raccomandata, dal Comune di residenza e consente il commercio in tutto il territorio nazionale, comprese fiere e mercati, limitatamente ai posteggi non assegnati o provvisoriamente non occupati per assenza dei titolari. Si svolge con mezzi mobili e con soste limitate a 120 minuti. Abilita anche alla vendita al domicilio del consumatore.
Importante è sapere che l’autorizzazione del Comune è sempre gratuita.
AUTORIZZAZIONI IGENICO SANITARIE E IMMATRICOLAZIONE
Come per ristoranti e bar, anche il food truck necessita di rientrare in rigidi parametri di ordine igienico-sanitario, decretati e verificati dall’Asl di zona.
Per quanto riguarda l’immatricolazione, i mezzi sono registrati secondo il codice della strada come veicoli speciali per uso negozio.
REGISTRAZIONE ATTIVITA’
Infine, ottenute le varie licenze e autorizzazioni vi basterà richiedere l’apertura della Partita IVA all’Agenzia delle Entrate, aprire una posizione presso Inps e Inail e procedere all’iscrizione alla Camera di Commercio.
Ci pare tutto. o no? Se qualcuno di voi si è interessato o ha già un food truck e ci vuole svelare qualche altro segreto siamo tutt'orecchi?
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