Birra e hamburger a Milano: 5 locali per non sbagliare

Birra e hamburger a Milano: 5 locali per non sbagliare
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Birra e hamburger. Un abbinamento solido e confortevole, mai realmente messo in discussione. Anche molto prima che l'hamburger diventò gourmet e la birra si trasformò in argomento difficile e pericoloso, in mano a una nicchia alquanto permalosa e litigiosa.

Vero, i pub, o la nostra idea anni 90 di questi, non esistono quasi più (o meglio resistono senza clamore e continuando a trascurare l'aspetto food), ma si sono spesso reincarnati in piccoli locali molto meno hard rock e molto più pop d'autore, avamposti di pregio che predicano con saggezza la cultura della birra. La non riduzione di questa a bevanda sostituto dell'acqua.

Eppure a Milano il binomio è ancora sbilanciato a favore della sacra polpetta svizzera e per quanto la gran parte degli spacciatori di street food abbiano artigianali o birre di un minimo livello in carta, si è perso un decennio buono (nel quale il Birrificio Lambrate, per esempio, ballava da solo) in termini di consapevolezza.

Poi è arrivata la moda ad appianare le distanze.

Oggi a Milano gli hamburger crescono sugli alberi e le buone birre non scarseggiano, sempre a patto di avere il portafogli abbastanza gonfio. Proviamo allora a raccontare attraverso cinque modelli, più o meno sbilanciati in favore di una delle due specialità, dove muoversi senza rimanere delusi.

1. LAMBICZOON

Mangiare ottimi hamburger in varie versioni e grandezza, accompagnati da una selezione di birre eccellente, è possibile. Il modello Lambiczoon vale il gradino più alto del podio a Milano, anche se questa non vuole essere una classifica ma una disanima di cinque modelli diversi.

Le lambic, come ben sanno gli appassionati, sono birre acide, tipologia poco conosciuta dal grande pubblico, forse ostica, ma dal grande potenziale e valore gastronomiche. Queste dominano l'affollato frigo del locale e anche alcune spine, tra cui alcune a pompa, ma si può ovviamente bere anche ottime belghe e artigianiali.


2. BALADIN

All'apertura milanese di qualche anno fa, il colosso di Teo Musso è sembrato a molti arruginito e poco integrabile nel tessuto cittadino. Non ho mai capito bene il motivo, sia degli eccessivi entusiasmi torinesi, quanto delle stitichezze ricettive meneghine. Anche perché la formula rimane salutare ed efficace e non bisogna sempre avere l'idea del secolo.

Buona selezione di birre (con ovva supremazia delle artigianali casalinghe) e qualche piatto in accompagnamento La cucina non è indimenticabile, ma l'hamburger è il classico e inossidabile di La granda, che ormai sembra quasi vintage. Un po' come le chips di patate, appassionate compagne di birrate senza remore. 


3. BRASSERIE BRUXELLES

Il nome dice tutto. Qui si viene per bere ottime birre belghe, ben raccontate dal servizio, dinamico e competente. Ricca la selezione in bottiglia, prescindibile la selezione alla spina. La carta banalizza un po' le descrizioni, ma è abbastanza orientativa per il neofita.

Inconstante e un po' stitico l'hamburger: a volte gustoso e old-school, altre volte penalizzato da un uso frettoloso e poco pulito della piastra.


4. BURBEE

Che l'hamburger da queste parti sia di alto livello lo abbiamo già detto. Ma questa piccola hamburgheria ha puntato anche su una ristretta ma salutare selezioni di buone birre. Non è assolutamente l'unica a Milano, ma l'integrazione è ben riuscita e dal rapporto qualità/prezzo accettabile.


5.SLOAN SQUARE

Qui il modello è più ambizioso: un vero e proprio pub inglese, ma vasto ed elegante dove scoprire birre importanti. La lista è sontuosa, qualcosa come 40 spine e 400 etichette! Però quando si passà al cibo l'esperienza si avvina a quella di un ristorante. Non mancano però gli hamburger, molto ricchi e gustosi, sia quello di carne che quello di salmone.

 
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