TUTTO SULL'HAMBURGER SARTORIALE DI MACINATA
TUTTO SULL'HAMBURGER SARTORIALE DI MACINATAAssaggi
Colazione leggera e tragitto a piedi di quasi 4 km fanno da preludio al mio sopralluogo da Macinata.
È l’ora della pausa pranzo e, affamato come un ghepardo a digiuno da 6 mesi, mi siedo in uno dei circa 40 posti del locale.
Il claim di Macinata è “sarti di burger” perché il panino posso farmelo su misura e con gli ingredienti che desidero, che è un po’ uno dei trademark di Foodation, la società proprietaria del marchio (e che detiene anche Trita, la kebabberia gourmet Mariù, Burbee e la pizzeria Briscola).
Prima di saltellare tra le voci del menu, do un’occhiata alla sala. Lo stile è minimale da hamburgheria americana con tocchi anni ‘50 qua e là, i rimandi alla sartoria stanno su alcune pareti decorate con fantasie principe di Galles e pied de poule. Accanto alla finestra della cucina campeggia una mucca stilizzata al neon, il logo di Macinata.
Basta cincischiare, devo comporre il panino! Le polpette hanno quattro diverse grammature (120, 180, 240 e 300 grammi) ognuna col suo prezzo (si va dai 5,50 € agli 11,50 €) e posso scegliere tra manzo bavarese o uruguaiano, black angus irlandese e l’ormai immancabile veggie. Senza mettere un centesimo in più, posso selezionare la cottura (al sangue, media o ben cotta), tre tipi di pane (classico, al sesamo o integrale) e 5 ingredienti (lattuga, cetriolo, pomodoro, ketchup e maionese).
Poi c’è tutta un’interessante sfilza di aggiunte con sovrapprezzo, tipo: salse (worchester, messicana, bernese, bbq) e verdure (cipolla, peperonata, melanzana e zucchine grigliate) a 50 centesimi; creme (di asparagi, formaggi, carciofi, guacamole) a 70 cents; extra (bacon, lardo, porcini trifolati, crema di fegatini, burro d’arachidi, friarielli) e formaggi (cheddar, emmenthal, gorgonzola, provola affumicata) a 1€ e, dulcis in fundo, bloc de foie gras a 1,50 €.
Sto salivando, meno male che ho la bavetta. Barro le caselle e creo il mio nuovo amico gastronomico che di nome fa così: bun classico, polpetta di black angus da 180 g, maionese, bacon, friarielli, provola affumicata e bloc de foie gras. Ci metto anche patatine fritte e una lattina di chinotto per stare leggero.
Non ci sono camerieri e consegno l’ordine al gentilissimo addetto alla cassa che lo passa ai due ragazzi che stanno in cucina, che è a vista e comunica con la sala grazie a un davanzale da cui si ritira il panino. Sul tavolo ho un pager, un cosino elettronico col numero del tavolo sul display che vibra non appena l’hamburger è pronto. In dieci minuti il cosino vibra e le mie papille gustative organizzano un festante trenino danzante.
Afferro panino e patatine e torno al tavolo. E parto subito dalle due uniche note dolenti: la prima, le patatine. A prima vista paiono quelle di Mc Donald’s, sono delle sticks. Per fortuna al palato hanno un sapore di gran lunga migliore di quelle del succitato fast food e sono abbastanza croccanti ma un po’ secche. Non sono salate e questo è un bene (il sale è al tavolo, così come ketchup e maionese).
Seconda, il pane. Sebbene sia di produzione artigianale e senza lattosio, il bun ha poca consistenza ed è troppo permeabile, rischia di sfaldarsi in mano a ogni morso. Il gusto non è cattivo ma ne ho mangiati di (nettamente) migliori.
Ma il resto è buono? Sì. Ho chiesto cottura media e cottura media fu, la polpetta è succosa e morbida, la carne di angus evidenzia la sua innegabile qualità (ed è macinata in loco). Tutti gli ingredienti sono al loro posto, il bacon molto croccante, i friarielli bilanciano la nota burrosa e godereccia del foie gras, che è ben dosato per non risultare invadente. In più la sapidità complessiva è perfetta, nota di merito per niente secondaria e che non mi costringerà a ingollare acqua come un dromedario durante la digestione.
Spazzolo tutto come un aspirapolvere e vado in cassa. Il costo dell’operazione è di 18,50 € ma voi con un panino più umano potreste uscirvene con qualcosa in meno. Si può consumare in loco o da asporto e Macinata consegna a domicilio con Foodora, Foodinho e Deliveroo.
E dopo questa cordiale imbarcata di grassi saturi, con le mie scarpine Chicco mi rimetto in marcia verso casa, 4 km a piedi per alleviare i miei sensi di colpa.
Cordiali saluti.
È l’ora della pausa pranzo e, affamato come un ghepardo a digiuno da 6 mesi, mi siedo in uno dei circa 40 posti del locale.
Il claim di Macinata è “sarti di burger” perché il panino posso farmelo su misura e con gli ingredienti che desidero, che è un po’ uno dei trademark di Foodation, la società proprietaria del marchio (e che detiene anche Trita, la kebabberia gourmet Mariù, Burbee e la pizzeria Briscola).
Prima di saltellare tra le voci del menu, do un’occhiata alla sala. Lo stile è minimale da hamburgheria americana con tocchi anni ‘50 qua e là, i rimandi alla sartoria stanno su alcune pareti decorate con fantasie principe di Galles e pied de poule. Accanto alla finestra della cucina campeggia una mucca stilizzata al neon, il logo di Macinata.
Basta cincischiare, devo comporre il panino! Le polpette hanno quattro diverse grammature (120, 180, 240 e 300 grammi) ognuna col suo prezzo (si va dai 5,50 € agli 11,50 €) e posso scegliere tra manzo bavarese o uruguaiano, black angus irlandese e l’ormai immancabile veggie. Senza mettere un centesimo in più, posso selezionare la cottura (al sangue, media o ben cotta), tre tipi di pane (classico, al sesamo o integrale) e 5 ingredienti (lattuga, cetriolo, pomodoro, ketchup e maionese).
Poi c’è tutta un’interessante sfilza di aggiunte con sovrapprezzo, tipo: salse (worchester, messicana, bernese, bbq) e verdure (cipolla, peperonata, melanzana e zucchine grigliate) a 50 centesimi; creme (di asparagi, formaggi, carciofi, guacamole) a 70 cents; extra (bacon, lardo, porcini trifolati, crema di fegatini, burro d’arachidi, friarielli) e formaggi (cheddar, emmenthal, gorgonzola, provola affumicata) a 1€ e, dulcis in fundo, bloc de foie gras a 1,50 €.
Sto salivando, meno male che ho la bavetta. Barro le caselle e creo il mio nuovo amico gastronomico che di nome fa così: bun classico, polpetta di black angus da 180 g, maionese, bacon, friarielli, provola affumicata e bloc de foie gras. Ci metto anche patatine fritte e una lattina di chinotto per stare leggero.
Non ci sono camerieri e consegno l’ordine al gentilissimo addetto alla cassa che lo passa ai due ragazzi che stanno in cucina, che è a vista e comunica con la sala grazie a un davanzale da cui si ritira il panino. Sul tavolo ho un pager, un cosino elettronico col numero del tavolo sul display che vibra non appena l’hamburger è pronto. In dieci minuti il cosino vibra e le mie papille gustative organizzano un festante trenino danzante.
Afferro panino e patatine e torno al tavolo. E parto subito dalle due uniche note dolenti: la prima, le patatine. A prima vista paiono quelle di Mc Donald’s, sono delle sticks. Per fortuna al palato hanno un sapore di gran lunga migliore di quelle del succitato fast food e sono abbastanza croccanti ma un po’ secche. Non sono salate e questo è un bene (il sale è al tavolo, così come ketchup e maionese).
Seconda, il pane. Sebbene sia di produzione artigianale e senza lattosio, il bun ha poca consistenza ed è troppo permeabile, rischia di sfaldarsi in mano a ogni morso. Il gusto non è cattivo ma ne ho mangiati di (nettamente) migliori.
Ma il resto è buono? Sì. Ho chiesto cottura media e cottura media fu, la polpetta è succosa e morbida, la carne di angus evidenzia la sua innegabile qualità (ed è macinata in loco). Tutti gli ingredienti sono al loro posto, il bacon molto croccante, i friarielli bilanciano la nota burrosa e godereccia del foie gras, che è ben dosato per non risultare invadente. In più la sapidità complessiva è perfetta, nota di merito per niente secondaria e che non mi costringerà a ingollare acqua come un dromedario durante la digestione.
Spazzolo tutto come un aspirapolvere e vado in cassa. Il costo dell’operazione è di 18,50 € ma voi con un panino più umano potreste uscirvene con qualcosa in meno. Si può consumare in loco o da asporto e Macinata consegna a domicilio con Foodora, Foodinho e Deliveroo.
E dopo questa cordiale imbarcata di grassi saturi, con le mie scarpine Chicco mi rimetto in marcia verso casa, 4 km a piedi per alleviare i miei sensi di colpa.
Cordiali saluti.
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