Quanto è giusto spendere allo Scalo di Porta Genova?
Quanto è giusto spendere allo Scalo di Porta Genova?Speciale
È un discorso vecchio, forse abusato, spesso a rischio di retorica e populismo, ma a ogni nuova fiera o apertura street la domanda torna impellente: quanto è giusto spendere per mangiare del buon cibo di strada, servito appunto in strada, senza servizio e convenevoli di alcun genere?
Il vecchio Mercato metropolitano di Milano ha riaperto i battenti con un nuovo nome meno riuscito (Scalo), analoga impostazione, maggiore diversificazione e minore ricercatezza. Ne siamo felici. Ai tempi della prima apertura abbiamo bighellonato e ci siamo abbuffati più volte nell'area allestita a Porta Genova in occasione dell'Expo. Ogni volta però, anche in passato, abbiamo storto la bocca di fronte a scontrini eccessivi, con prezzi sempre superiori al doppio rispetto alla media dello street food.
Ci hanno spiegato quanto lo sforzo economico fosse importante: la rinnovata attenzione alle materie prime e la logistica, come il contesto, avevano il loro impatto sul prezzo e come sia sempre giusto pagare anche per stare in un luogo conviviale e piacevole (al netto delle zanzare). Poi la società che gestiva tutto dichiarò il fallimento, sommersa dai debiti.
Da qualche parte l'equazione non torna.
Ci auguriamo che la nuova versione porti con sé maggiore oculatezza gestionale. Nel frattempo registriamo un ulteriore incremento medio dei prezzi con una serie di proposte stuzzicanti - come i nostri amici di Rock Burger, e i miei concittadini di Ape Cesare a cui sarò sempre grato per aver portato il supplì a MIlano - che abbiamo imparato a conoscere in altri luoghi della città dove esibivano prezzi inferiori.
Tra le cose che più ci hanno colpiti:
Le tigelle a 7 euro
Il panino con la mortadella a 6 euro
I non prezzi della focacceria umbra
Proveremo tutto al più presto per dare una valutazione più vicina al nostro metro di giudizio, ovvero il tasso di godimento delle specialità proposte, intanto ci interessava confrontarci con voi sulla questione prezzi.
Il vecchio Mercato metropolitano di Milano ha riaperto i battenti con un nuovo nome meno riuscito (Scalo), analoga impostazione, maggiore diversificazione e minore ricercatezza. Ne siamo felici. Ai tempi della prima apertura abbiamo bighellonato e ci siamo abbuffati più volte nell'area allestita a Porta Genova in occasione dell'Expo. Ogni volta però, anche in passato, abbiamo storto la bocca di fronte a scontrini eccessivi, con prezzi sempre superiori al doppio rispetto alla media dello street food.
Ci hanno spiegato quanto lo sforzo economico fosse importante: la rinnovata attenzione alle materie prime e la logistica, come il contesto, avevano il loro impatto sul prezzo e come sia sempre giusto pagare anche per stare in un luogo conviviale e piacevole (al netto delle zanzare). Poi la società che gestiva tutto dichiarò il fallimento, sommersa dai debiti.
Da qualche parte l'equazione non torna.
Ci auguriamo che la nuova versione porti con sé maggiore oculatezza gestionale. Nel frattempo registriamo un ulteriore incremento medio dei prezzi con una serie di proposte stuzzicanti - come i nostri amici di Rock Burger, e i miei concittadini di Ape Cesare a cui sarò sempre grato per aver portato il supplì a MIlano - che abbiamo imparato a conoscere in altri luoghi della città dove esibivano prezzi inferiori.
Tra le cose che più ci hanno colpiti:
Le tigelle a 7 euro
Il panino con la mortadella a 6 euro
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Proveremo tutto al più presto per dare una valutazione più vicina al nostro metro di giudizio, ovvero il tasso di godimento delle specialità proposte, intanto ci interessava confrontarci con voi sulla questione prezzi.
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