PIANO, L'EMILIA ROMAGNA A MILANO

PIANO, L'EMILIA ROMAGNA A MILANO
Assaggi

Una felice sintesi, a Milano, dell’Emilia-Romagna enogastronomica? Piano: ovvero Piadina e Anolini. Un comfort food per definizione, gli Anolèn, ovvero gli anolini (o cappelletti o raviolini o come altro vogliate chiamarli: l’idea è quella), cotti al momento e serviti caldi caldi (in brodo: caldissimi), 8/9€ la porzione normale, 10/11€ quella abbondante.

E soprattutto uno street food fra i più classici, la Pida, cioè la piadina.
In carta, 9 “basi”, ovvero piada + prosciutto crudo di Parma dop, + salame di Felino, + cotto, + coppa, + mortadella, + spalla cotta di San Secondo, + culatello, vegetariana, e squacquerone e rucola – da 5€ a 10€. Tutte le basi hanno versioni arricchite, con parmigiano, squacquerone, caciotta di Romagna, gorgonzola, caprino, formaggio di fossa di Sogliano.

La Piada (o Piadina) Romagnola IGP è buona (forse meno gli anolini), i vari ingredienti sono di qualità, le combinazioni sono “classiche” e reggono bene – il proporre piadine con due o tre ingredienti sembra quasi un ritorno all’antico che non suona male, anzi.
Il locale è microscopico, ma accogliente; e come ogni street food che si rispetti, si può prendere e consumare passeggiando (volendo, si può ricevere anche a casa, grazie a JustEat).
 


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Voto finale
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