LA PIZZA ANTICRISI DI CUORE E SAPORE A PARABIAGO

LA PIZZA ANTICRISI DI CUORE E SAPORE A PARABIAGOSpeciale
Nella provincia milanese la pizza sta vivendo un bruttissimo periodo.
In pieno stadio economico di “concorrenza perfetta”, è un mercato dove ormai chiunque pensa di poter aprire senza la minima conoscenza del prodotto, senza studi approfonditi su materie prime e lavorazioni, puntando proprio sul problema più grave di questo mondo: il cliente.
Che sia colpa delle speculazioni mediatiche, delle tante teorie che girano sulla pizza o delle errate influenze che ha subito, il cliente medio difficilmente riesce a distinguere una pizza di livello da un prodotto scarso, a lievitazione giornaliera e dalla digeribilità nulla, nonostante gli evidenti effetti che protrae nelle ore successive. Basta uno slogan sull’insegna come “Pizza con lievito madre” o “Forno a legna” per far cascare chiunque nella trappola mortale.

In questo baratro pietoso, spiccano fortunatamente pochi “eroi”, persone dotate di quella mancata consapevolezza del prodotto, e che nonostante costi e fatica decidono di seguire vie ben più sicure a livello nutritivo e di risultato. La speranza è convincere il cliente a notare la vera differenza tra pizza e pizza, senza focalizzarsi solo su quei miseri 50 centesimi in più sul listino, o sul lievito madre, che richiede una gestione dedicata e intelligente per portare a importanti risultati.


Negli ultimi anni a Parabiago fioriscono alcune poche pizzerie degne di questo nome; tra queste senza dubbio una delle migliori è la Pizzeria d’asporto Cuore e Sapore, un piccolo locale in periferia che, seguendo la moda ormai inevitabile dell’asporto nella provincia, decide di servire una pizza di qualità, con farine certificate, mozzarella e pomodoro di provenienza sicura, e soprattutto maturazioni lunghe in celle frigorifere controllate, che tengono senza problemi dalle 48 alle 72 ore grazie alle quantità minime di lievito utilizzate.

Il risultato è a dir poco fenomenale; che sia pizza tonda o trancio (prodotto di punta, che vi invitiamo ad assaggiare), l’impasto è leggerissimo e si scioglie letteralmente in bocca, nonostante provenga da una farina di forza elevata (sopra i 320W). La cottura avviene in un forno a legna, sapientemente utilizzato e gestito in maniera professionale, un’altra delle lacune ricorrenti nelle pizzerie moderne.

Fulcro delle attività più recenti è inoltre la sperimentazione di nuovi abbinamenti e ingredienti per l’impasto. A intervalli periodici e indefiniti, si va dalla più conosciuta pizza allo zafferano a quella con il cacao, spinaci o pistacchio, tutte sapientemente testate e studiate anche nella farcitura.
Insomma, la Pizzeria d’asporto Cuore e Sapore è una delle poche scintille che si ripropone di ribaltare l’ormai crollata immagine della pizza, uno dei nostri simboli più rilevanti, e che tuttavia troppo spesso subisce trattamenti inconsapevoli che minano alla sua popolarità.

In pieno stadio economico di “concorrenza perfetta”, è un mercato dove ormai chiunque pensa di poter aprire senza la minima conoscenza del prodotto, senza studi approfonditi su materie prime e lavorazioni, puntando proprio sul problema più grave di questo mondo: il cliente.
Che sia colpa delle speculazioni mediatiche, delle tante teorie che girano sulla pizza o delle errate influenze che ha subito, il cliente medio difficilmente riesce a distinguere una pizza di livello da un prodotto scarso, a lievitazione giornaliera e dalla digeribilità nulla, nonostante gli evidenti effetti che protrae nelle ore successive. Basta uno slogan sull’insegna come “Pizza con lievito madre” o “Forno a legna” per far cascare chiunque nella trappola mortale.

In questo baratro pietoso, spiccano fortunatamente pochi “eroi”, persone dotate di quella mancata consapevolezza del prodotto, e che nonostante costi e fatica decidono di seguire vie ben più sicure a livello nutritivo e di risultato. La speranza è convincere il cliente a notare la vera differenza tra pizza e pizza, senza focalizzarsi solo su quei miseri 50 centesimi in più sul listino, o sul lievito madre, che richiede una gestione dedicata e intelligente per portare a importanti risultati.


Negli ultimi anni a Parabiago fioriscono alcune poche pizzerie degne di questo nome; tra queste senza dubbio una delle migliori è la Pizzeria d’asporto Cuore e Sapore, un piccolo locale in periferia che, seguendo la moda ormai inevitabile dell’asporto nella provincia, decide di servire una pizza di qualità, con farine certificate, mozzarella e pomodoro di provenienza sicura, e soprattutto maturazioni lunghe in celle frigorifere controllate, che tengono senza problemi dalle 48 alle 72 ore grazie alle quantità minime di lievito utilizzate.

Il risultato è a dir poco fenomenale; che sia pizza tonda o trancio (prodotto di punta, che vi invitiamo ad assaggiare), l’impasto è leggerissimo e si scioglie letteralmente in bocca, nonostante provenga da una farina di forza elevata (sopra i 320W). La cottura avviene in un forno a legna, sapientemente utilizzato e gestito in maniera professionale, un’altra delle lacune ricorrenti nelle pizzerie moderne.

Fulcro delle attività più recenti è inoltre la sperimentazione di nuovi abbinamenti e ingredienti per l’impasto. A intervalli periodici e indefiniti, si va dalla più conosciuta pizza allo zafferano a quella con il cacao, spinaci o pistacchio, tutte sapientemente testate e studiate anche nella farcitura.
Insomma, la Pizzeria d’asporto Cuore e Sapore è una delle poche scintille che si ripropone di ribaltare l’ormai crollata immagine della pizza, uno dei nostri simboli più rilevanti, e che tuttavia troppo spesso subisce trattamenti inconsapevoli che minano alla sua popolarità.


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