C'è chi dice si: un'altra opinione su Spontini

C'è chi dice si: un'altra opinione su Spontini
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Insomma con il nostro affondo su Spontini abbiamo alzato un bel polverone, oltre che aver prodotto il post più letto della nostra sinora breve storia (siamo oltre le 12.000 letture al momento in cui scriviamo).
Non era nostra intenzione attaccare un'istituzione della pizza milanese per posa, partito preso o velleità iconoclaste. E' il parere di un nostro collaboratore, argomentato e per molti condivisibile. Per altri meno, è nella natura delle cose.


Finita la nota redazionale, lasciamo spazio a un'opinione contraria, quella di Emanuele Bonati, da sempre sincero sostenitore di Spontini. Ci piaceva produrre un sano esercizio di dialettica, perché ognuno ha le sue idee, il suo palato e il suo apparato digerente. Eccovi i 3 grandi sì sulla pizzeria al tracio più famosa della città.

Mi piace la pizza di Spontini per la mozzarella. Per quella che durante la cottura cola e si infila tra la pasta e il bordo della teglia, che inizia a friggere al contatto con l’olio bollente, e che ti arriva bella bruciacchiata sul piatto a corona del tuo trancio di pizza. Puoi mangiarla subito, staccandola con le dita dal bordo, oppure prendendola con un pezzo di fetta; oppure puoi iniziare a mangiare il tuo trancio dalla punta, tagliando i bocconi in modo da isolare la porzione più bruciacchiata e mangiarla per ultima.

Mi piace la pizza di Spontini perché è semplice buona ed elementare margherita, al trancio. Perché adesso c’è anche la versione con prosciutto o marinara. Perché è alta e soffice. Perché non è la pizza napoletana, con il suo cornicione alto e la base sottile che a volte si ammolla al centro. Perché non è la pizza gourmet, in cui gli ingredienti i sapori gli aromi si assommano e a volte non sono più pizza.

Mi piace la pizza di Spontini perché è un sapore di sempre. Una di quelle cose che tutti i milanesi conoscono, che hanno assaggiato almeno una volta nella vita, che ritrovano oggi sotto casa esattamente uguale a quella che hanno mangiato anni fa in via Spontini. La stessa pasta, lo stesso pomodoro, la stessa mozzarella filante. La stessa porzione normale o abbondante. Gli stessi sapori fra memoria e storia, qualità e gusto.

 
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